Siamo animali sociali
I social sembrano un mondo recente, fresco, nato con le nuove generazioni: ma siamo sicuri sia così? Se con i social intendiamo le applicazioni con cui interagiamo con il mondo ogni giorno, sì, è un’affermazione vera, ma se ampliamo leggermente lo spettro entro il quale esiste la parola socialità, vediamo che ha origini antiche.
Il primo a parlare dell’uomo come animale sociale è Aristotele già nel IV secolo a.C. è lui che analizza la tendenza umana all’aggregazione, al contatto con l’altro, definendola addirittura una parte essenziale per la definizione dell’identità della persona stessa.
Oggi la socialità sembra aver permeato tutto, tanto che se non posti quello che fai, non sembra essere accaduto veramente. I social sono così, un affascinante mondo a sé stante in grado di ammaliare: senza rendertene conto ti trovi a scrollare una moltitudine di contenuti. Ma ti sono veramente utili?
La risposta non può essere univoca, inevitabilmente ci saranno contenuti che effettivamente non saranno di principale importanza per te, mentre altri li troverai tremendamente utili: ne è un esempio il caso di Geopop, Factanza, Will, tutti canali dove poter usufruire di informazioni davvero utili per capire come sta il mondo.
Quello che un brand può fare è certamente dare il meglio di sé nella creazione dei post, reel, video o qualunque altro contenuto. Gli obiettivi possono essere differenti:
- comunicare
- coinvolgere
- informare
- vendere
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Dietro ad ogni social c’è una strategia
La scelta di promuovere il proprio brand attraverso i canali social è certamente una scelta saggia, ma occorre farlo seguendo un criterio ben definito che si chiama: strategia. Certamente ne avrete sentito parlare: il mondo di internet è pieno di guru che ti promettono la migliore strategia social per farti guadagnare con i social. Ecco, sfatiamo questo mito: l’obiettivo primario dei social non deve essere il mero guadagno; potrebbe essere sì un effetto collaterale, ma il principale scopo rimane la comunicazione.
Ma allora come è possibile creare una propria strategia social efficace? È un processo che conviene affrontare a piccoli passi.
STEP 1: Conosci te stesso e il tuo pubblico
Con tutte queste citazioni filosofiche questo articolo potrebbe sembrare un trattato teorico, ma non ti preoccupare, i consigli saranno concreti. Quando diciamo conosci te stesso non è casuale: bisogna essere consci del proprio brand, di quali sono le proprie peculiarità e caratteristiche che lo rendono unico e inimitabile.
Parallelamente è importante capire anche le persone a cui ci rivolgiamo: il nostro pubblico di riferimento. Quali sono le loro abitudini? Cosa li ha convinti a orientarsi verso quel brand? Cosa piace e cosa migliorerebbero dei prodotti i servizi? Cosa stanno davvero cercando?
Capire le abitudini dei nostri utenti è fondamentale proprio per creare sui social i contenuti di cui hanno bisogno: contenuti che rispondono alle loro esigenze reali.
Oltre a conoscere le persone alle quali ci rivolgiamo, è importante fare anche un’analisi del nostro mercato di riferimento: capire con quali brand stiamo entrando in competizione, approfondire il loro modo di comunicare, capirne i punti di forza ed eventuali debolezze; insomma: per avere un vantaggio competitivo bisogna sapere cosa offre il mercato.
STEP 2: I canali giusti
Una conseguenza diretta, o quasi, del conoscere il proprio pubblico è la scelta dei canali social di atterraggio: se sappiamo che i nostri follower sono un target molto giovane potremmo optare per social più freschi come TikTok e contenuti più interattivi; viceversa, un pubblico più adulto potrebbe preferire un contenuto scritto e magari su un social dove può interagire maggiormente tramite commenti come Facebook o Instagram. E se il nostro pubblico di riferimento è un’azienda? Allora potremmo sfruttare meglio LinkedIn.
Queste ovviamente sono indicazioni di massima, poi non è tassativa questa distinzione fra social e generazioni, anzi, molto più spesso si sta notando una commistione, una presenza ben bilanciata di tutte le età sui diversi canali social (a differenza di LinkedIn il cui fine è lavorativo).
Scegliere la piattaforma giusta sembra una scelta scontata, ma in base all’obiettivo da raggiungere si può azzardare ed esplorare anche social al di fuori del nostro target.
STEP 3: La strategia
Ora che hai deciso su quali piattaforme andrà il tuo brand, occorre capire cosa si vuole comunicare e come. Qui si apre un mondo di possibilità: contenuti organici come post, reel, caroselli, stories, infografiche etc, oppure contenuti sponsorizzati a pagamento. Le possibilità sono molte, per questo occorre capire su cosa puntare.
Se il social è appena nato potresti cominciare facendo awareness, ossia facendo conoscere il tuo brand parlando dei tuoi valori, mostrando il tuo modo di comunicare, il tuo tono di voce, il tuo stile. Una volta che ti sei affacciato al mondo potrai cominciare anche a parlare dei tuoi prodotti e dei servizi.
Il nostro suggerimento è sempre partire dall’aspetto emotivo: collegarsi con le persone, creare una connessione che sia davvero autentica, ti aiuterà a promuovere i tuoi prodotti/servizi. Questo aspetto è molto importante, perché negli ultimi anni gli utenti prestano sempre più attenzione alla veridicità, all’autenticità delle affermazioni dei brand: credono davvero in questo valore o lo dicono solo per vendere di più (qui entriamo nel mondo dei washing: green, pink, rainbow etc.).
Il mantra da tenere a mente è: comunica solo ciò in cui credi, comunica solo ciò che è reale. NON MENTIRE MAI al tuo pubblico, perché in un modo o nell’altro lo scoprirà.
STEP 4: Analisi dei dati
Una volta che avremo cominciato la nostra strategia social, bisognerà verificare se i nostri obiettivi sono stati raggiunti, in che modo? Attraverso l’analisi dei dati. Ogni contenuto ci fornirà delle informazioni preziose per conoscere sempre meglio il nostro pubblico e vedere in che modo interagisce.
Fondamentale, per questo passaggio, è sapere come interpretare i dati: i click, le impression, le conversioni, copertura, dati anagrafici e molto altro. Potrebbe sembrare complesso, ma affidandosi ai giusti esperti si riusciranno a comprendere in modo molto semplice.
Tool per la gestione dei social
Questi erano gli step fondamentali per capire come gestire del social media, ma vogliamo darvi un’ultima chicca: esistono dei tool grazie ai quali è possibile semplificare il lavoro fatto sulle piattaforme.
Molti social media manager scelgono tool come Creator studio, Hootsuite, PostPickr, Publer, per facilitare la pubblicazione, programmazione e creazione di contenuto. La maggior parte di questi tool sono a pagamento, ma il consiglio è quello di sfruttare le opzioni gratuite per capire se fa al caso vostro.
Gestire professionalmente i social
Gestire in modo efficace le piattaforme social è un vero e proprio lavoro, non è un caso che negli anni sono nate nuove figure come i social media manager. Se cerchi una gestione professionale dei tuoi social, il consiglio è quello di rivolgersi a delle agenzie che siano in grado di offrire un servizio completo, come quello che offriamo noi ai nostri clienti.
Piccola o grande che sia, la tua realtà sarà seguita dai nostri social media manager, studiando la strategia migliore per il tuo brand. Insieme seguiremo tutti questi passi fondamentali per capire insieme in che direzione andare: una volta scelta la strada, ti accompagneremo nell’utilizzo e nella comprensione del mondo dei social.
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